Discussione:
Perchè l'innesto deve essere fuori il terreno?
(troppo vecchio per rispondere)
Gianfranco Mese XXXII EB Anno XVI EB
2010-12-02 12:20:41 UTC
Permalink
I vivaisti raccomandano sempre (non tutti) di tenere l'innesto fuori dal
terreno.Questo per la vite e il pero cotogno che ho comprato.Altre piante
non mi hanno detto niente ma penso che la regola sia generale.Per quale
motivo?A cosa si va incontro se "seppelisco" il punto di innesto?
Claudia
2010-12-02 12:39:44 UTC
Permalink
Post by Gianfranco Mese XXXII EB Anno XVI EB
I vivaisti raccomandano sempre (non tutti) di tenere l'innesto fuori dal
terreno.Questo per la vite e il pero cotogno che ho comprato.Altre piante non
mi hanno detto niente ma penso che la regola sia generale.Per quale motivo?A
cosa si va incontro se "seppelisco" il punto di innesto?
penso sia il problema dell'umidità e dei possibili funghi nel punto in
cui l'innesto deve prendere!
non a caso in molti innesti infatti si usa mastice o cose simili per
evitare infiltrazioni!!
kk
Cai
--
Cai
(Pisa)
Salvatore B
2010-12-02 14:50:06 UTC
Permalink
Post by Claudia
penso sia il problema dell'umidità e dei possibili funghi nel punto in
cui l'innesto deve prendere!
non a caso in molti innesti infatti si usa mastice o cose simili per
evitare infiltrazioni!!
kk
Cai
--
Cai
(Pisa)
CIUSTO !! brava claudia col pollice verde :-D
é una ferita , come per noi umani si medicano per evitare infezioni, cosi é
per le piante .
una considerazione mia:
visto che negli innesti a marza e a spacco si mette tra gli innesti torba,
sabbia, muschio umido ecc e poi si copre col coppo (sacchetto di carta
cerata o plastica forata) per evitare che le marze si disidratano prima di
attecchire, nulla toglierebbe che il fatto di interrare gli innesti possa
essere fattibile.
ma la medicazione , cera, raffia, nastro adesivo, pece nera, dovrebbero
essere perfettamente a tenuta !!
poi ci sarebbe il problema pioggia che potrebbe asfissiare l'innesto, e
insetti che potrebbero mangiare i giovani germogli , ma in ambiente
controllato tipo serra sarebbero superabili come problema.

mi chiedo quale sia il motivo di fare un innesto interrato ? , a parte il
caso di una pianta rotta dal vento rasoterra , o evitare il getto futuro di
polloni dal selvatico gia piantato in posizione definitiva ? ma in questo
caso sarebbe meglio tirare fuori il tronco scavando attorno, innestare, e a
innesto attecchito interrare il tutto nuovamente.

mi si illumini che non vedo l'utilita' della cosa ....

ciao
S B
ps
Bacio x Cai ! :-)
Claudia
2010-12-02 14:58:10 UTC
Permalink
Post by Salvatore B
CIUSTO !! brava claudia col pollice verde :-D
oddio mio mairto dice ceh l'ho ereditato da attila in genere....non
proprio verde ma tendente al marrone marcio insomma!!
ehehehh
Post by Salvatore B
é una ferita , come per noi umani si medicano per evitare infezioni, cosi é
per le piante .
visto che negli innesti a marza e a spacco si mette tra gli innesti torba,
sabbia, muschio umido ecc e poi si copre col coppo (sacchetto di carta cerata
o plastica forata) per evitare che le marze si disidratano prima di
attecchire, nulla toglierebbe che il fatto di interrare gli innesti possa
essere fattibile.
potrebbe tenere il discorso se non pensi che la terra nel frattempo si
bagna ed inumidisce più di quel che racchiudi nella marza.
Post by Salvatore B
ma la medicazione , cera, raffia, nastro adesivo, pece nera, dovrebbero
essere perfettamente a tenuta !!
diciamo ceh serve a controllare l'ambiente dell'innesto!
Post by Salvatore B
poi ci sarebbe il problema pioggia che potrebbe asfissiare l'innesto, e
insetti che potrebbero mangiare i giovani germogli , ma in ambiente
controllato tipo serra sarebbero superabili come problema.
esatto
Post by Salvatore B
mi chiedo quale sia il motivo di fare un innesto interrato ? , a parte il
caso di una pianta rotta dal vento rasoterra , o evitare il getto futuro di
polloni dal selvatico gia piantato in posizione definitiva ? ma in questo
caso sarebbe meglio tirare fuori il tronco scavando attorno, innestare, e a
innesto attecchito interrare il tutto nuovamente.
forse sì....
credo che il guadagno sarebbe solo quello di non vedere rami diversi
con frutti (o comuqnue varità diverse) tutto qui!
io l'avevo pensato quando mio padre mi ha detto che nn mi conveniva
fare un innesto su una amarena con altra varietà di ciliegia più
veloce....perchè mi ha detto poi il tronco sotto l'innesto comunque
rimane più lento a crescere e rischierei di avere una pianta che si
regge su un puntaspilli insomma!
in quel caso avevo pensato beh se la innesto rasoterra magari ha più
sostentamento (sottoterra ci pensano radici e terrapieno a tenerlo
fermo no?????)
però....m hanno detto meglio ceh ti limiti al giardinaggio normale e
non fae le tue solite invenzioni :oÞ :/ :') :')
kk
cai
--
Cai
(Pisa)
elledi
2010-12-02 14:30:54 UTC
Permalink
Post by Gianfranco Mese XXXII EB Anno XVI EB
I vivaisti raccomandano sempre (non tutti) di tenere l'innesto fuori dal
terreno.Questo per la vite e il pero cotogno che ho comprato.Altre piante
non mi hanno detto niente ma penso che la regola sia generale.Per quale
motivo?A cosa si va incontro se "seppelisco" il punto di innesto?
Che il nesto emetta radici e non utilizzi il franco quindi si indebolisce.
Però il fuori terra, che io sappia, vale per i frutti.
Per arbusti e rose i miei dicevano "sotto ma che senta le campane"
ossia quel pò sottoterra (3-5-6 cm) da sentire i rintocchi del campanile.
Poi il fuori terra ha un problema che magari non ti interessa: le gelate Il
punto d'innesto andrebbe per i primi tempi protetto da un collare.
Okkio che io ho perso una rosa: non era abbastanza sottoterra e il
dilavamento + compattazione mi ha portato il colletto troppo fuori. A quel
punto, probabilmente per squilibrio idrico, il franco è diventato debole, il
nesto più forte ha emesso radici alla ricerca d'acqua e quindi polloni
...e così andò in semiselvatico dopo decenni di vita felice.
Per dire che l'altezza dell'innesto non è roba di poco conto.
--
Ciao
elledi
zigozago
2010-12-04 13:53:30 UTC
Permalink
Il "franco" è una pianta capitozzata, composta da radici -> zona del
colletto -> fusto (ed eventuali) -> rami, su cui con tecniche diverse si
innesta altra essenza vegetale compatibile; quest'ultima da questo
inserimento trae tutti i vantaggi attesi dal "franco" mettendoci le qualità
specifiche proprie.
"Quello", il franco, deve stare, come tutti gli alberi, con la zona del
colletto a livello del suolo, mai sotto.
Sotto, ci stanno le radici.
Sono loro che devono sentire le campane, non l'innesto.
elledi
2010-12-04 16:55:17 UTC
Permalink
Post by zigozago
Il "franco" è una pianta capitozzata,
a esser pignoli ;-) il franco è la pianta da seme della stessa specie
allevata per l'innesto che si fa sulla prima lignificazione e non si fa
impalcare da doverla capitozzare (in teoria. poi chiaramente si può anche
che no)
Post by zigozago
"Quello", il franco, deve stare, come tutti gli alberi, con la zona del
colletto a livello del suolo, mai sotto.
per i frutti sì ma per le rose no e sono di questo avviso tantissimi
vivaisti da barni a kordes (ma lui ha anche problemi di gelo)
Addirittura c'è qualcuno che mette sotto anche di un palmo.
da noi le barbatelle di vite già innestate si mettevan tutto l'inverno in
cantina sotto sabbia e parliamo di Alto Adige. magari oggi non si fa più.
d'altronde perchè creare un detto per una cosa che sarebbe normale?
--
Ciao
elledi -usare la funzione 'cerca' prima d'affligger l'altri-
Claudio B.
2010-12-05 08:28:00 UTC
Permalink
Post by elledi
Post by zigozago
"Quello", il franco, deve stare, come tutti gli alberi, con la zona del
colletto a livello del suolo, mai sotto.
per i frutti sì ma per le rose no e sono di questo avviso tantissimi
diciamo che le rose vengono innestate direttamente sul colletto/ radice
del selvatico: infatti prima si scopre la zona del colletto/radice
poi vi si esegue l'innesto, che rimane poi sempre scoperto, fuori terra.
--
Claudio B.
tra Venezia e Pordenone
Loading...